Una storia triste - di Marcus L. Nolde (sceneggiatura teatrale in un atto unico, con gravi ripercuss
UNA STORIA TRISTE di Marcus L. Nolde (sceneggiatura teatrale in un atto unico, con gravi ripercussioni sullo stato psico-emotivo di uno dei due attori protagonisti)
ATTO PRIMO
SCENA PRIMA
Con un debole fruscio di velluti si alza il sipario. Gli attori sono già sulla scena. Vi è un unico grande ambiente lussuosamente arredato. Sul fondale si aprono due ampie finestre da cui si gode la spettacolare vista dall'alto del multicolore sfavillio delle mille luci di una città metropolitana. L'atmosfera è ovattata, carica di voluttà. Una sola abat-jour è accesa, e sui vari ripiani dei mobili di design decine di candele completano l'illuminazione con le loro fiammelle tremolanti. Lui, perfettamente rasato, indossa un elegante completo scuro, camicia bianca aperta sul petto villoso; lei un tailleur all'ultima moda color tortora che fascia in modo perfetto la sua slanciata figura. L'uomo è visibilmente nervoso: si muove per la stanza a scatti, indeciso, in silenzio, senza bene sapere che cosa fare. Lei si sfila la giacchetta e la appoggia delicatamente alla spalliera di una sedia. Lui si sposta verso il lato destro della scena e armeggia con il giradischi; dopo poco si leva nell'aria una musica sensuale. Si volta, la guarda, le sorride. Lei ricambia. Lui le si avvicina, il suo sguardo cade sulla sua camicetta di seta; il tessuto trasparente rivela che sotto altro non v'è che la sua pelle chiara e profumata. Sono uno di fronte all'altra. Lei ha lasciato cadere le braccia lungo il suo giovane corpo scolpito da molte ore di attività fisica. Lui muove la mano per prendere quella di lei, le sfiora un fianco, le dita accarezzano il tessuto. Lei dischiude le labbra, sembra che voglia dire qualcosa. Lui freme, il pubblico comprende che è ancora titubante: altri momenti di interminabile attesa, infine lui si fa forza e inizia a parlare.
LUI Scopiamo?
LEI No!
Cala il sipario... applausi, grida di approvazione.
FINE